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Maturità, come prepararsi all’esame di Stato

L’esame di maturità è una sorta di rito di passaggio: è chiamato così proprio perché rappresenta il momento, in qualche modo “certificato”, dell’ingresso nell’età adulta; quello nel quale uno studente o una studentessa, dopo aver completato gli studi del ciclo scolastico, dimostra di avere acquisito le competenze e le conoscenze necessarie per affrontare la vita reale.

 

Esame di maturità, un po’ di storia

 

In Italia, l’esame di maturità si tiene alla fine del quinto anno della scuola superiore e nei suoi cento anni di storia ha subito numerose riforme.

Introdotto nel 1923 dal ministro dell’istruzione dell’epoca Giovanni Gentile, era un esame parecchio tosto perché verteva sul programma degli ultimi tre anni con ben quattro prove scritte.

L’esame “alla Gentile” rimane in vigore sostanzialmente fino al 1969 (pur subendo varie modifiche, soprattutto durante gli anni della guerra) quando il ministro Fiorentino Sullo introduce profonde modifiche: commissione prevalentemente esterna; due prove scritte e due prove orali, di cui una a scelta dello studente; voto in sessantesimi.

Ha avuto una vita lunga (trent’anni), perché l’esame Sullo è sopravvissuto fino al 1999, quando il ministro Berlinguer introduce il famoso quizzone (la terza prova scritta multidisciplinare). Inoltre, la commissione diventa mista e alla prova orale (sul programma dell’ultimo anno) lo studente veniva interrogato a partire da una tesina multidisciplinare.

Con alterne vicende e modifiche in corso d’opera, la riforma Berlinguer va in soffitta già nel 2017 a seguito del varo della Buona Scuola del governo Renzi. La prima maturità con il ”nuovo metodo” è quella del 2019 e le novità principali riguardano i crediti scolastici (salgono a 40 raggiungibili nell’ultimo triennio di studi); le ore minime di PCTO (ex alternanza scuola-lavoro) oggetto di colloquio all’esame orale; i requisiti di ammissione all’esame (prove Invalsi); e due prove scritte, di cui una multidisciplinare.

 

Esame di maturità, come si svolge

 

Dopo l’emergenza Covid (durante la quale l’esame di maturità è consistito solo in una maxi prova orale), nel 2022 sono tornate le due prove scritte.

La prima è una prova d’italiano uguale per tutti gli istituti: lo studente può scegliere tra sette tracce proposte. La seconda, che si svolge il giorno dopo, è specifica dell’indirizzo di studio e le materie sono scelte dal ministero che le rende note a gennaio.

La prova orale, invece, consiste in un colloquio a partire da uno spunto fornito dalla commissione (metà interna, metà esterna) «al fine di valutare la capacità dello studente di cogliere i nessi tra i diversi saperi collegandoli opportunamente tra loro».

Per essere ammessi all’esame, infine, occorre superare le prove Invalsi, che però non influiscono sul voto finale d’esame.

 

 

Come studiare per l’esame di Stato

 

Tra prove Invalsi e crediti, il percorso scolastico ha acquisito un peso notevole. Va da sé, quindi, che per prepararsi alla maturità non è sufficiente mettersi sotto a studiare negli ultimi mesi dell’ultimo anno.

Iniziare a prepararsi con largo anticipo ha anche un altro vantaggio: ti permette di mettere a fuoco i tuoi punti deboli, cioè le materie sulle quali sei meno preparato e correre ai ripari.

Puoi sfruttare i mesi che ti separano dall’esame facendo degli esercizi, magari in gruppo con qualche tuo compagno o facendo delle simulazioni. Ad esempio, spiegando a voce alta un argomento con un tuo genitore o un insegnante.

Comunque, il momento in cui iniziare a studiare per la maturità dipende dalle tue abitudini di studio, dalle tue capacità e dal tuo livello di preparazione. Quello che proprio va evitato è di procrastinare e di lasciare tutto all’ultimo minuto, perché questo potrebbe essere solo causa di stress e ansia. Inizia con una pianificazione del tuo studio, suddividendo il materiale in modo equilibrato tra le varie settimane, in modo da non accumulare troppo lavoro nelle settimane precedenti all’esame. Se vuoi qualche dritta fa al caso tuo il nostro corso completamente gratuito Gestire le emozioni, ansia e panico che trovi qui.

Infine, un buon modo per arrivare preparati al colloquio è quello di andare ad assistere agli orali dei tuoi compagni di classe e segnarti le domande.

Ricorda che la preparazione per la maturità richiede costanza e disciplina, quindi cerca di mantenere una routine di studio costante, prestando attenzione a riposare e a mantenere uno stile di vita sano ed equilibrato.

 

Quante ore al giorno studiare per la maturità?

 

Anche qui molto dipende dalle tue capacità di apprendimento e di memorizzazione, dalle tue conoscenze pregresse e dalle materie che devi studiare. In generale, si consiglia di studiare almeno 4-5 ore al giorno, distribuite in sessioni di studio di 45-60 minuti ciascuna, con pause regolari. Considera, inoltre, che alcune materie (data la loro complessità) potrebbero richiederti più tempo e altre meno.

Alla fine, la qualità dello studio è importante tanto quanto la quantità di tempo. Cerca di studiare in modo attivo, utilizzando tecniche di memorizzazione efficaci come la ripetizione attiva, la creazione di mappe concettuali e la risoluzione di esercizi.

Inoltre, è importante mantenere un equilibrio tra lo studio e il riposo. Cerca di fare pause regolari durante le sessioni di studio e di svolgere attività non accademiche, come lo sport o il tempo libero con gli amici e la famiglia. In questo modo potrai mantenere la tua motivazione e la tua energia per lungo tempo, senza esaurirti troppo presto.

Meglio la mattina, il pomeriggio o la sera? La scelta degli orari migliori per studiare dipende dalle tue esigenze personali e dal tuo ritmo circadiano. Se sei una persona che si alza presto la mattina senza fatica, le ore mattutine sono l’ideale per studiare: subito dopo il riposo e una buona colazione, hai certamente la concentrazione e l’energia giuste.

Se invece sei solito alzarti tardi, probabilmente per te il pomeriggio è il momento migliore per studiare. Magari anche perché ti sei abituato a stare sui libri dopo pranzo, finita la scuola. E poi puoi sempre rilassarti la sera. La sera tardi e la notte sono invece gli orari preferiti dai nottambuli, ma fai attenzione perché studiare di notte può significare compromettere una buona qualità del sonno.

 

Come trovare la voglia di studiare

 

A proposito di motivazione: alla fine dell’anno scolastico la stanchezza si fa sentire e uno preferirebbe svagarsi, anziché stare chiuso in una stanza proprio mentre le giornate si allungano e il tempo invoglia a stare all’aria aperta.

Così è facile perdere la voglia di stare su un libro. Ma ci sono semplici strategie per mantenere alta la motivazione allo studio:

  1. Identifica le tue ragioni per studiare: perché stai studiando e quali obiettivi vuoi raggiungere? Potrebbe essere l’accesso a una scuola o università, una carriera gratificante o semplicemente l’amore per il sapere.
  2. Scegli un ambiente di studio adeguato, dove puoi concentrarti e studiare senza distrazioni.
  3. Fissa obiettivi realistici e fattibili, raggiungibili gradualmente. Questo ti darà un senso di soddisfazione e motivazione.
  4. Sii positivo ed evita di essere troppo duro con te stesso: apprezzerai meglio i progressi ottenuti.
  5. Cerca supporto: parla con amici, familiari o insegnanti che possono aiutarti a mantenere la motivazione.
  6. Prenditi delle pause per riposarti e ricaricare le energie, per poi tornare allo studio con maggior concentrazione e motivazione.

 

In questo modo ti sarà anche più facile gestire l’ansia da esame, che è comunque un fatto comune e naturale.

Naturalmente, essere preparati aiuta a gestire lo stress, ma considera anche l’ipotesi di parlarne con amici e/o familiari. E quando proprio l’ansia diventa troppo forte, prenditi qualche minuto per respirare profondamente ed evita di bere caffè o alcolici. Anche l’attività fisica e un buon riposo notturno sono dei buoni antidoti all’ansia.

 

 

Cosa fare il giorno prima dell’esame di maturità

 

Alla fine la fatidica data arriva e la domanda è: cosa fare il giorno prima? Ma forse sarebbe meglio domandarsi: cosa non fare? Perché, oggettivamente, ci sono alcune cose che è proprio meglio evitare.

Per esempio studiare fino all’ultimo minuto è ininfluente al fine di una buona performance e può causare stress e ansia. Quello che puoi fare è ripassare gli argomenti sui quali sei più preparato, evitando di studiare cose nuove.

Anche dormire troppo poco non è saggio, perché ne risentono memoria e concentrazione, così come mangiare pesante o assumere alcol. È molto più utile fare dell’esercizio fisico, anche solo una passeggiata. Andare a letto presto e mangiare leggero e sano ti permette di svegliarti in forma e in tempo per prepararti con calma la mattina dell’esame.

Dovresti, poi, evitare di farti condizionare o influenzare da questioni personali o sentimentali: tutta la tua attenzione deve essere dedicata all’esame e non deve esserci spazio per occasioni di stress e distrazioni. Cerca invece di rilassarti e di mantenere la calma la sera prima dell’esame, magari facendo attività che ti piacciono come leggere un libro, guardare un film o ascoltare musica.

Dal punto di vista pratico, la sera prima organizza i materiali che ti serviranno, assicurandoti di avere tutto ciò di cui hai bisogno per l’esame, come penne, matite, gomme, calcolatrice, orologio, vocabolari eccetera.

In questo modo ti assicuri la giusta preparazione mentale e fisica per garantire che il giorno dell’esame tu sia il più rilassato e concentrato possibile.

Spero che questi consigli ti siano stati utili ne troverai molti altri nel  corso completamente gratuito Gestire le emozioni, ansia e panico che trovi qui.

In bocca al lupo!

Articolo scritto da:

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Rosalba Fiore

Rosalba Fiore imprenditrice eduthech, consulente, formatrice, autrice, da oltre vent’anni mette la sua esperienza a completa disposizione dei suoi clienti impegnati in diversi settori produttivi. Ha conseguito due lauree, una in Matematica indirizzo informatico ed una in Ingegneria Industriale indirizzo Gestionale, ha conseguito numerose certificazioni internazionali tecniche, linguistiche, trasversali e didattiche, presso l’Università americana Harvard Business School Online ha seguito corsi specialistici in economia e marketing e innovazione. La dott.ssa Fiore è all’albo dei periti estimativo per la Camera di Commercio per la valutazione dei piani formativi del personale e CTU del Tribunale. E’ stata consulente e formatrice per Alitalia, Poste Italiane, Autostrade per l’Italia, Università Normale Superiore ISUFI etc.

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