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ECDL, la certificazione informatica che tutti vogliono

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Anche se la tecnologia fu venduta agli Stati Uniti negli anni Sessanta per questioni di geopolitica, il personal computer resta un’invenzione dell’italiana Olivetti. Quarant’anni dopo circa, non c’è bisogno di spiegare l’impatto che quella innovazione ha avuto sulle nostre vite, sul nostro lavoro, sul nostro tempo libero. Un impatto così forte che non c’è settore che non ne sia stato travolto. Così oggi saper usare il computer e i suoi annessi e connessi è una competenza necessaria e non più opzionale, tanto che a livello internazionale è stata introdotta una vera e propria “patente del computer”: l’Ecdl (European Computer Driving Licence).

Il paradosso è che proprio noi che l’abbiamo inventato il computer ancora lo maneggiamo poco rispetto ai nostri vicini europei. Nel 2017, infatti, l’Istat stimava che il 64% degli europei tra i 16 e i 74 anni usasse il computer su base quotidiana, mentre in Italia la percentuale fosse solo del 52%.

Che l’Italia sia un po’ indietro lo dimostrano anche altri dati Istat: nel periodo 2018-2019, quasi il 34 per cento degli italiani non aveva un computer o tablet in casa (al Sud oltre il 40 per cento). Per altro, ce ne siamo ben accorti da soli durante gli anni del lockdown, quando le famiglie si sono trovate improvvisamente a dover fare i conti con la didattica a distanza dei figli e non sapevano dove farli studiare.

Non avere un computer in casa potrebbe sembrare un problema minore, visto che ormai tutti, grandi e piccoli, possiedono uno smartphone.

Ma gli esperti mettono in guardia dal pensare che telefonino e computer da scrivania siano intercambiabili: saper usare l’uno non significa saper usare l’altro. Soprattutto, cambia l’approccio: più passivo e superficiale il primo; più attivo e più attento all’uso di dati e software il secondo. Ecco anche perché essere “nativi digitali” non equivale per forza a saper usare un computer in modo consapevole, utile e sicuro.

Tutto questo rappresenta un grosso limite dal momento che il computer è ormai uno strumento di uso comune al pari di carta e penna, in tutti i luoghi di lavoro ma anche nella vita quotidiana. Basta pensare a tutte le volte che un ufficio pubblico o privato ci ha chiesto di inviare una posta elettronica certificata; di scaricare un documento da un sito e rinviarlo firmato; di compilare un modulo online eccetera.

 

 

La certificazione ECDL è tra le più richieste nei concorsi

 

Avere un PC in casa è senz’altro utile perché aiuta a prendere dimestichezza e familiarità con lo strumento: chi ne possiede uno è senz’altro avvantaggiato. È anche nell’ottica di ridurre il digital divide (cioè il divario tra chi sa sfruttare le nuove tecnologie e chi no) che nel 1995 è nata la ECDL, la Patente Europea del Computer, introdotta in Italia nel 1997.

In pratica, l’ECDL rappresenta uno standard riconosciuto in tutto il mondo che permette di valutare e riconoscere a livello internazionale l‘alfabetizzazione digitale di una persona, sulla base di un programma elaborato dal CEPIS (il Council of European Professional Informatics Societies), che riunisce le associazioni di informatica europee. Il referente in Italia è l’AICA, l’Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico, che garantisce la validità delle certificazioni ECDL rilasciate nel nostro paese.

Si tratta quindi di una valutazione delle competenze digitali estremamente affidabile e di alto livello, riconosciuta dai principali enti e organismi che si occupano di competenze digitali, con programmi ed esami tradotti in oltre 40 lingue, 15 milioni di persone certificate e un network di più di 24.000 sedi d’esame in oltre 100 Paesi in quattro continenti.

Per questo, possedere una certificazione ECDL può fare la differenza in molti concorsi per titoli ed esami e in bandi di assunzione perché costituisce punteggio o può essere addirittura pre requisito di ammissione:

 

  • nella Scuola (personale ATA, docenti e dirigenti);
  • in Comuni, Regioni e Province;
  • nella Sanità, in particolare nelle ASL;
  • nelle Agenzie delle Entrate;
  • nella Polizia, nei Carabinieri e in altri corpi militari dello Stato.

 

La certificazione ECDL vale anche come credito formativo negli istituti superiori e nelle università ed è accettata nei colloqui di assunzione o utilizzata come standard per l’aggiornamento professionale del personale da aziende italiane e multinazionali.

 

 

La nuova ECDL o ICDL

 

Nel campo del digitale vent’anni equivalgono ad un’era geologica e man mano che le tecnologie evolvono cambiano le competenze necessarie per utilizzarle. Per questo, ad un certo punto, è stato necessario adeguare l’Ecdl alle mutate esigenze.

Così nel 2013 è entrata in vigore una nuova certificazione informatica ampliata e aggiornata e nel 2019 è stata cambiata la denominazione di tutte le certificazioni ECDL in ICDL (International Certification of Digital Literacy). Entrambe le denominazioni sono valide ed equivalenti in tutti i bandi o avvisi pubblici in cui vengono citate.

 

 

Come si ottiene una certificazione ECDL/ICDL

 

Ogni certificazione prevede da uno a più moduli, ad ognuno dei quali corrisponde un esame: per ottenere la certificazione occorre superare tutti gli esami dei moduli previsti.

Ad esempio ECDL Base prevede quattro moduli:

  • computer essential (uso del computer e gestione dei file)
  • online essential (primo approccio alla rete)
  • word processing (elaborazione di testi)
  • spreadsheets (foglio elettronico)

Il relativo certificato si ottiene superando l’esame di ciascun modulo, quindi quattro esami.

Invece, l’ECDL Full Standard (che è la certificazione più diffusa perché trasversale, cioè adatta a tutti i settori e a tutte le figure professionali) è composta da sette moduli, i quattro dell’ECDL Base più:

  • IT security (concetti base della tecnologia IT)
  • presentation (strumenti di presentazione online)
  • online collaboration (reti informatiche)

In questo caso, per ottenere la certificazione occorre superare gli esami di tutti e sette i moduli.

Una cosa che non viene mai sottolineata abbastanza è che il certificato ECDL non è un diploma o un titolo di studio con valore legale: è un certificato, riconosciuto in moltissimi ambiti, che attesta una competenza, cioè la capacità di una persona di saper usare il computer (non diversamente da quanto avviene con un certificato di inglese o altra lingua straniera). Il che non significa essere un esperto di informatica, ma poter dimostrare di essere in grado di muoversi nell’ambiente digitale.

 

 

Corsi

 

Per prepararsi agli esami, può essere utile frequentare un corso online che fornisca le nozioni necessarie e sia accessibile a chiunque, anche a chi è digiuno di computer.

Inoltre, mentre si studia, con il corso è possibile mettere alla prova quanto imparato, attraverso test, quiz e simulazioni online. In questo modo si arriva agli esami con la tranquillità di aver assimilato tutte le competenze necessarie.

Il corso è utile anche per chi non abbia alcuna intenzione di sostenere gli esami ma voglia solo aggiungere nuove competenze alla propria formazione e arricchire il proprio Curriculum Vitae.

Rosalba Fiore

CARRIERA E AFFARI

ROSALBA FIORE

Per oltre un decennio ho costruito questo un archivio di guide e materiali di istruzioneinterviste ad imprenditori, dove incontri i nostri studenti e vedi i loro bellissimi progressi, dove ti ho fatto dare una sbirciatina alla nostra vita aziendale. Scopri chi sono…

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