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Cambiare la scuola che si frequenta: perché e come fare ed istruzione parentale

cambiare scuola

Entro il 15 marzo è possibile cambiare la scuola che si frequenta senza dover ripetere l’anno scolastico. Questa decisione può essere legata a vari fattori, come difficoltà negli esami, voti negativi oppure il fatto che ci si trova male nell’istituto scolastico. Si tratta di una situazione che si verifica abbastanza frequentemente, tanto che è stata prevista un’apposita procedura dal Ministero dell’Istruzione.

 

Perché cambiare la scuola che si frequenta?

 

Questa decisione è stata presa proprio per andare incontro alle esigenze degli studenti che possono essere costretti a cambiare residenza oppure si rendono conto di aver scelto la scuola sbagliata per per proprie aspirazioni. Infatti questo percorso si inserisce in un periodo delicato della crescita può essere influenzata da un ampio numero di fattori. Di conseguenza la normativa ha messo in atto una procedura apposita per eliminare i passaggi burocratici che impediscono l’iscrizione in un’altra scuola in anno in corso.

 

Come cambiare scuola entro il 15 marzo?

 

Gli studenti che vogliono trasferirsi da un istituto scolastico superiore a un altro devono contattare entro il 15 marzo il dirigente della scuola di destinazione per verificare la fattibilità della procedura. La domanda di annessione deve essere motivata e occorre allegare i documenti di emissione di nulla osta per il trasferimento da un istituto all’altro. In genere i documenti per avallare il procedimento sono inviati dalla scuola di provenienza e i moduli da compilare per presentare la domanda sono reperibili tramite la segreteria scolastica.

Bisogna comunque tenere a mente che il passaggio da un istituto a un altro non avviene con successo nella totalità dei casi. In alcune circostante il dirigente scolastico può richiedere integrazioni nelle motivazioni del trasferimento oppure rigettare la domanda. Infatti la normativa prevede questa opportunità soltanto in situazioni oggettivamente motivate o di una certa gravità. La valutazione della richieste viene fatta dal dirigente scolastico e dal consiglio di classe, considerando la concretezza delle ragioni presentate. Il resoconto dell’esito della valutazione viene emesso entro 30 giorni.

 

Istruzione parentale

 

Tra i diritti e doveri dei genitori e dei giovani rientra la possibilità di scegliere il percorso di apprendimento più adatto ed in linea con la propria specifica situazione. Spesso capita che si verifichino frizioni tra famiglie e scuole, in occasione del ritiro da scuola di giovani con il conseguente passaggio all’istruzione parentale.

Come da comma 4 dell’articolo 2 del D.M. n° 5 del 8 febbraio 2021 “Esami integrativi ed esami di idoneità nei percorsi del sistema nazionale di istruzione

Accedono all’esame di idoneità anche gli alunni e le alunne, già iscritti in una scuola statale o paritaria del primo ciclo, che siano ritirati dalle lezioni entro il 15 marzo dell’anno scolastico di riferimento

Quindi tali studenti hanno la possibilità recuperare l’anno grazie alla preparazione anche parentale e di poter sostenere l’eventuale esame di idoneità in qualità di “privatisti”. Ricordiamo che il ritiro dalle lezioni prima del 15 marzo viene inteso automaticamente come uscita dal sistema scolastico.

 

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Rosalba Fiore

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